Il caffè: un’invenzione di Torino e del Piemonte
Il caffè espresso rappresenta l’Italia nel mondo ma pochi sanno che è frutto della geniale invenzione di un torinese: Angelo Moriondo. Anche le principali torrefazioni hanno da sempre sede a Torino e persino la moka più famosa in Italia è nata in Piemonte. Vogliamo perciò celebrarli con questo articolo.
La chiusura del Caval d’Brons rappresenta un duro colpo per la città ma abbiamo scelto di fare una scelta diversa andando a ripercorrere l’origine del caffè e lo stretto legame tra questa bevanda e la città di Torino. Infatti spesso non prestiamo attenzione alla cosa ma la preparazione del caffè come lo beviamo oggi di deve alle geniali invenzioni di personaggi piemontesi.
Molti potrebbero cominciare ad obiettare ma il caffè è da sempre legato a doppio filo con Torino e con il Piemonte e forse non tutti sanno che l’espresso è nato a Torino e che la moka si deve al progetto di Alfonso Bialetti, nato a Verbania.
Inoltre molti storici produttori di caffè hanno sede a Torino come Vergnano, Costadoro e Lavazza.
Ma procediamo per ordine.
L’espresso: eccellenza torinese
L’espresso rappresenta una delle invenzioni che hanno reso celebre l’Italia nel mondo, rappresentando in un gesto ed un abitudine il gusto italiano del vivere bene e con stile ma è anche un fattore sociale non di secondaria importanza.
Viene ormai infatti automatico dire ad un amico o in vista di un’incontro mattutino o pomeridiano la classica frase: ci prendiamo un caffè?
Ebbene, oggi tutto questo non sarebbe possibile se non fosse per a geniale intuizione di Angelo Moriondo, che il 16 maggio del 1884 inventò la prima macchina del caffè espresso con il brevetto 33/256, poi riconvertito in brevetto internazionale a Parigi l’anno successivo.
Questa è una delle tante pagine di storia che sarebbe da riscoprire e celebrare, anche per aiutare i caffè storici del centro di Torino nei quali si è fatta l’Italia durante il Risorgimento e che oggi attraversano un periodo di crisi.
Nel 1900 il brevetto fu poi rivisto a Milano e da lì partì poi la produzione a livello nazionale e anche questo è un ritornello che dovrebbe ricordarci qualcosa, per una storia che si ripete da duecento anni e dalla quale avremmo ormai dovuto imparare.
La moka: un’invenzione piemontese
Ma anche la moka parla piemontese. Nacque infatti dalla geniale intuizione di Alfonso Bialetti nel 1933, a Crusinallo, in provincia di Verbania.
Alfonso Bialetti credette nel progetto per ripartire dopo la cessione della precedente officina di fusione dell’alluminio alla Alessi e fu il figlio Renato Bialetti a promuoverne l’esportazione nel mondo.
Oggi la Moka è esposta a MoMA – Museum of Modern Art di New York.
In Italia il successo arrivò invece negli anni ’50 con Carosello e la creazione del celebre omino coi baffi.
La produzione delle caffettiere è rimasta a Crusinallo fino al 2010, quando a seguito della chiusura dello stabilimento la produzione si è spostata in Romania. E anche questo ci rimanda alla mente qualcosa..
Lavazza: caffè e comunicazione
La Lavazza nasce a Torino nel 1895 da Luigi Lavazza, dal rilevamento di una drogheria in città, arrivando sul mercato con una varietà di miscele che all’epoca risultavano in anticipo rispetto ai tempi (i concorrenti proponevano infatti un’unica varietà di prodotto) e che ne ha decretato il successo a livello mondiale.
Oggi attendiamo la conclusione dei lavori dell’imponente progetto Nuvola che si pone l’obiettivo di rilanciare e riqualificare anche l’area di Largo Brescia nel quartiere Barriera di Milano a Torino.
Anche la Lavazza deve la sua esplosione a livello commerciale al successo degli spot degli anni ’50 su Carosello, con Caballero e Carmencita per la realizzazione di Armando Testa.
Ed anche alla scelta azzeccata dei calendari affidati a David La Chapelle, che ancora adornano i locali dei bar del marchio.
Vergnano e Costadoro
Anche due tra i produttori storici di caffè da bar sono strettamente legati al territorio piemontese: Vergnano e Costadoro ( e chiedo scusa se dimentico qualcuno).
L’azienda Vergnano fu fondata a Chieri nel 1882 da Domenico Vergnano ed è considerata la più antica azienda produttrice di caffè a livello nazionale e crebbe tra Torino, Alba e Chieri e nel 2012 ha vinto la diatriba legale con Nespresso riguardo la produzione di cialde per le macchinette da caffé.
Vergnano è inoltre presente nei centri Eataly in tutto il mondo e se siete fortunati vi omaggeranno di un biscottino omaggio legato alla degustazione del caffè.
Costadoro fu fondata a Torino nel 1890 da Emilio Oreste Beccuti ed il suo successo si deve alla collaborazione di tre famiglie piemontesi di torreffattori: Abbo, Beccuti e Trombetta.
L’azienda nacque in via Cesare Balbo e si trasferì negli anni ’90 in in Lungo Dora Colletta. La sua presenza fu inizialmente soprattutto in Piemonte, Liguria e Val d’Aosta ed ha scelto di puntare sul settore HORECA (Hotellerie-Restaurant-Cafè), divenendo tra i leader di mercato e oggi copre Europa, USA, Medio ed Estremo Oriente.
Luca Calderan
PS
Anche se a voler essere un po’ cattivi e provocatori forse a rilanciare l’immagine dell’espresso e del gusto italiano nel bere il caffé è stato qualcun’altro nei suoi film a partire dagli anni ’90..
Ottimo gustoso scoop… letto sorseggiando un caffè postprandiale!!!