La colonna sonora dell’estate torinese: da Levante a iPesci
Qual è la colonna sonora dell’estate torinese?
Giunge l’estate ed anche quest’anno eccoci sommersi dalle classifiche, con programmi che presentano i dati di vendita e di passaggi in radio come unico criterio di valutazione e a ciò si aggiungono messaggi ai quali non riesco a credere: secondo alcune fonti non ci sarebbero proposte da parte dei giovani.
Torino è la mia città
Questo modo di pensare è figlio di un retaggio vecchio di almeno trent’anni, se non altro da quando i Rough nel 1982 cantavano della “città in cui non succede mai niente” in Torino è la mia città o gli Statuto ne denunciavano il disagio e le disparità sociali in Qui non c’è il mare del 1991, ancora oggi fin troppo attuale. Ma c’è una generazione di cui nessuno parla, che ha recepito il messaggio delle generazioni precedenti narrate da Subsonica, Linea 77, Perturbazione, Mau Mau e Africa Unite e sta cercando con fatica di portare avanti un discorso personale ed artistico.
Levante
Cominciamo da Levante, venuta alle luci della ribalta grazie all’interesse di Radio Deejay al suo singolo d’esordio, diventato un vero tormentone e consolidatasi anche attraverso la partecipazione allo scorso concerto del Primo Maggio oltre alle numerose date live in giro per l’Italia. Torna con il singolo Duri come me dai toni più marcatamente rock
I Moderni
Proseguiamo con un singolo de I Moderni che ci ha fatto ballare e viene tuttora trasmesso: L’estate si balla
iPesci
I Pesci propongono un singolo dal sapore tipicamente estivo dal titolo Votami che riprende sonorità reggae con un ritornello leggero
Riccardo D’Avino
Riccardo D’Avino predilige invece sonorità anni ’80, trombe e la mono-dance per il mantra orecchiabile di C’è qualcosa che non va
Diego Perrone
Diego Perrone, noto per essere la seconda voce di Caparezza ci porta invece nel mondo delle discoteche con Santostefano
Eugenio in Via di Gioia
Ma Torino è anche la città del Perfetto Uniformato degli Eugenio in Via di Gioia, che si svegliano in pigiama in piazza Castello per fare critica sociale su accordi leggeri in acustico
in cui fare una passeggiata in via Roma con gli arpeggi dei Med in Italy
o con il britpop dei The Thing
O un giro a Porta Palazzo con Esma
Per poi fare le vasche in piazza Castello e ballare sulla Mole con i Mon-Key’s
O fare un giro in bici con i Pagliaccio
Lo Sburla
Lo Sburla infine ci descrive la situazione dei concerti per gli artisti che devono pagarsi anche la birra ne L’imbucato che diventa il racconto di un musicista trentenne in un racconto dolceamaro.
Questa ovviamente è solo una prima selezione. Scriveteci via mail ad info@taurinews.it o sui social per proporre i vostri video preferiti
ESMA.non solo torinese,MONDIALE!:)