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L’incredibile giallo del “gemello” di Umberto I

 Re Umberto I (Umberto Rainerio Carlo Emanuele Giovanni Maria Ferdinando Eugenio di Savoia fu uno dei più grandi Re d’Italia. Nato a Torino il 14 marzo 1844, morto a Monza il 29 luglio 1900, sedette sul trono dal 1878 al 1900. Figlio di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, e di Maria Adelaide d’Asburgo-Lorena, regina del Regno di Sardegna. Il suo regno fu contrassegnato da diversi eventi, che produssero opinioni e sentimenti opposti.

Re Umberto: Il Re buono

Re Umberto viene ricordato per avere fronteggiato sciagure quali l’epidemia di colera a Napoli del 1884, prodigandosi personalmente nei soccorsi, ottenedo così il soprannome di “Re Buono”, e per la promulgazione del codice Zanardelli che apportò innovazioni al codice penale, come l’abolizione della pena di morte.

Il monarca divise animi ed opinioni per le repressioni dei moti popolari del 1898 e per l’azione di soffocamento delle manifestazioni del maggio dello stesso anno a Milano, azioni che gli costarono almeno tre attentati nell’arco di 22 anni, fino a quello fatale del 1900 a Monza.

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L’incredibile coincidenza della sua morte

Fu proprio in questo ultimo caso che si verificò una stranissima ed incredibile coincidenza.
Il 28 luglio del 1900, giorno prima della sua morte, durante una visita a Monza, a re Umberto I venne presentato un ristoratore che gli somigliava come una goccia d’acqua.

Parlandogli, il monarca scoprì che entrambi erano nati lo stesso giorno e alla stessa ora, entrambi avevano sposato una donna che si chiamava Margherita ed entrambi avevano un figlio di nome Vittorio.

 

Il ristoratore “gemello” di Umberto I

Inoltre, altra coincidenza, l’uomo aveva aperto il suo ristorante il giorno stesso in cui Umberto I salì al trono. Il re fu divertito da tutta quella serie di coincidenze e, lasciando il suo “gemello”, gli disse che avrebbe voluto rivederlo. Ovviamente non fu possibile. L’indomani, pulendo la sua pistola, il ristoratore lasciò partire un colpo che, rimbalzando, lo prese in pieno ferendolo mortalmente.

La notizia arrivò ovviamente alla polizia che la comunicò subito al monarca. Re Umberto fu molto scosso dall’incidente e chiese, tra un impegno e l’altro, di essere condotto nel ristorante per porgere le sue condoglianze alla vedova, ma nemmeno quello fu possibile. Alle 22.25 del 29 luglio 1900, mentre transitava per le strade di Monza con la sua carrozza aperta, re Umberto I venne colpito a morte dal colpo di pistola dell’anarchico Gaetano Bresci.

 

Il resto è storia, ma questa è una delle più grandi coincidenze ed uno scherzo del destino incredibile.

Marco Peyrani

 

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