Che bello ritrovarsi di tanto in tanto a parlare di poesia, sopratutto se la penna che ne ha tracciato i versi sulla carta è stata mossa da un personaggio poliedrico e di grande talento.

Madras Ice Cream

Parliamo di “Madras Ice Cream”, una raccolta di poesie che copre un arco di tempo davvero ampio (dal 1973 al 2014), ad opera di Giulio Tedeschi.

Giulio Tedeschi

Descrivere Giulio è difficile e risulta quantomeno riduttivo relegare una carriera dalle molteplici facce a qualche riga, ma se vogliamo provarci possiamo affidarci direttamente alle parole che introducono Madras Ice Cream:

“Editore cartaceo, virtuale, musicale. Talent-scout. Creatore di eventi. Produttore discografico alternativo. Oscilla tra valori tradizionali e “voglie” di rivoluzione. Ecologista. Pacifista. Ex vegetariano. Amante del buon vino. Nasce sotto il segno del Leone a Piacenza, quasi per caso, nel 1952. Marito, padre, nonno due volte. Adora la poesia. Coltiva e sviluppa con affetto le indicazioni assorbite dal primo Ungaretti, dall’ultimo Montale, dal ribelle Stefano Terra, dal profetico Pasolini, dal visionario Gianni Milano, da Jack Kerouac + Allen Ginsberg + Gary Snyder. Appassionato di haiku tradizionali ed occidentali. Sensibile alla fantascienza.”

Madras Ice Cream: diario di viaggio

Quello che Tedeschi firma con Madras Ice Cream è più simile ad un diario di viaggio che ad una raccolta canonica di poesie. Un viaggio fatto di persone, luoghi e soprattutto istanti, con parole rubate alla beat generation e declinate in un haiku neorelista. Con le poesie di Giulio Tedeschi viene voglia di partire per questo road movie, scandito a tempo di rock’nroll, dove c’è sempre un verso dedicato (involontariamente?) ad ognuno di noi.

M. A.

MADRAS ICE CREAM di Giulio Tedeschi
(Il Mio Libro/2014) € 12,00
Copertina Morbida – 122 pagine

Introduzioni di Gianni Milano,
Matteo Guarnaccia, Renato Marengo