Mattia Ferrante ai Golden Globe
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Mattia Ferrante: Da Rivoli a regista Los Angeles

Mattia Ferrante è un giovane regista di Rivoli cresciuto a Torino che adesso lavora a Los Angeles. Lo abbiamo incontrato per un’intervista esclusiva in occasione di una sua visita in città.

Mattia Ferrante

  1. Mattia so che hai fatto un percorso molto lungo per arrivare a fare il regista a Los Angeles. Puoi dirci qualcosa di più?

M: Ho studiato in una scuola di cinema in Australia,  il Center Institute of Technology con specializzazione in ambito cinematografico. Si trova nella città di Perth.

  1. Come mai una scelta così importante in un Paese così lontano?

M: In realtà è stata una scelta ragionata. Alcuni contatti da lavori precedenti mi avevano segnalato questa scuola per l’approccio molto pratico. E devo dire che sin da subito ha dato i suoi frutti.

  1. Avevi già effettuato viaggi lunghi prima?

    M: Sì, ho lavorato per MSC sulle navi per 4 anni. Lì ho scoperto la passione per lo spettacolo. Inizialmente a livello teatrale e in seguito come regista.

    Mattia Ferrante ai Golden Globe

  2. Adesso invece lavori a Los Angeles. Com’è lavorare laggiù?

    M: A Los Angeles la situazione è molto viva. Ci sono molte possibilità e diversi lavori. Ho già avuto modo di partecipare a 10 lungometraggi in veste di produttore. Alcuni con attori famosi e grandi professionisti.

    Mattia Ferrante con Paris Hilton

  3. Che tipo di possibilità ci sono per un regista giovane?

    M: Dipende dal lavoro che vuoi fare. Le grandi case sono più gerarchiche. Si lavora in una mansione, talvolta anche piccola, per grandi produzioni. Magari con compiti minori inizialmente, per imparare il mestiere.

  4. A livello di cinema emergente invece?

    Nell’ambito indipendente ci sono più spazi. Ci si può concentrare sul genere che più si predilige e nella propria mansione di regista. Io ho avuto la fortuna di lavorare come produttore e regista.

    Mattia Ferrante sul set

  5. Qual è il tuo regista preferito? Un genere di riferimento?

    M: Attualmente il regista a cui mi ispiro è Clint Eastwood. Per via delle atmosfere, delle storie e dell’approccio. A livello di genere mi piacciono molto i thriller.

    Mattia Ferrante con attore

  1. Qual è il fattore fondamentale per un buon film?

    M: Ce ne sono molti. Sicuramente è importante avere una buona storia. Se la storia è carente talvolta si cerca di compensare con gli effetti speciali. Ma la magia è tenere incollato lo spettatore alla poltrona. Come i film Get out.

  2. Ci puoi rivelare il titolo del tuo prossimo film?

    M: Don’t ask. Non è la risposta ma il titolo del film. Sarà ambientato in USA e a Torino. Sto prendendo contatti con la Torino Film Commission e collaboro con Vena Artistica.

    film Don't ask di Mattia Ferrante

  1. Puoi dirci qualcosa riguardo la trama?

    M: Ruoterà attorno ad una famiglia con una situazione particolare. Una figlia con un mistero da scoprire. Per ora non posso rivelare di più.

  2. Come promuovi i nuovi progetti in cantiere?

    M: Ti stupirà ma si usa molto internet. L’America è molto avanti in tal senso. Si carica la scheda su IMDB. Ma talvolta anche solo pubblicandolo su LinkedIn si fa avanti qualche casa produttrice.

  1. Hai mai pensato a girare qualche serie tv?

    M: Sì, mi piacerebbe. Anche se in genere per le serie tv non c’è un solo regista unico. Ciascuno gira al massimo una o due puntate consecutive. Adesso stanno andando forte le produzioni ad Atlanta, in Georgia ed in Canada.

Luca Calderan
Luca Calderan è un redattore e SEO con numerosi anni di esperienza in ambito editoriale. Ex collaboratore de lastampa.it ed impiegato in ambito finance dal 2007. Luca racconta da sempre la città di Torino ed i suoi cambiamenti. Ha intervistato i più famosi artisti di Torino, sia quelli famosi che i musicisti di Torino. Volontario presso TEDxTorino e GDG Google Developer Group Torino.
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