Le Farfalle alle Olimpiadi Londra 2012
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Torino: “mamma” della ginnastica ritmica in Italia

Che dire della Ginnastica Ritmica per come oggi la conosciamo? Le nostre farfalle olimpiche collezionano un successo dopo l’altro e ormai ogni città italiana può vantare almeno una società di Ritmica fra le sue associazioni sportive. E pensare che la Ginnastica Ritmica italiana è nata proprio a Torino…

Le Farfalle alle Olimpiadi Londra 2012
La Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica alle Olimpiadi di Londra 2012 (medaglia di bronzo)

Ma che cos’è la Ginnastica Ritmica?

Palla, fune, clavette, cerchio e nastro. Aggiungete una buona dose di costanzatenacia e tanta passione. Mischiate al tutto ore ed ore di allenamento, sacrifici, grinta e spirito di squadra. Per finire un sorriso stampato sul viso che fa sembrare ogni movimento semplice, leggero e spontaneo, mettendo in secondo piano tutta la fatica e gli sforzi impiegati: è questa la ricetta giusta per un esercizio di ginnastica ritmica. E non provate a chiamarlo balletto, mi raccomando.

Il ritmo è l’elemento chiave, ce lo suggerisce anche il nome stesso della disciplina. La musica è fondamentale, la ginnasta la interpreta e diventa un tutt’uno con la melodia e con l’attrezzo che maneggia (quando l’esercizio non è a corpo libero), ogni movimento è studiato e curato, l’insieme è armonico ed elegante e incanta gli spettatori.

Qualcosa che sta fra la farfalla e l’atleta.

Così disse Giovanni Arpino in un articolo del ’69 su La Stampa. E come dargli torto? Le ginnaste sono un turbinio di colori e figure che si alternano, una convulsa idea di libertà incanalata fluentemente in rigidi schemi di regole perfettamente interiorizzate. Sembra quasi un peccato ridurre quelle splendide esibizioni ad una questione di punteggi. Ma questa è la gara. E i giudici non perdonano una gamba leggermente flessa né la “coda” di un nastro che si ferma per un istante sul pavimento.

Julieta Cantaluppi, Londra 2012
Julieta Cantaluppi, Olimpiadi Londra 2012, individuale con palla

 

Le origini della Ginnastica Ritmica

Quali sono le origini di questa disciplina? Si perdono nella leggenda, forse. Le prime rappresentazioni di esercizi ginnici risalgono all’Antico Egitto, e la ginnastica ripercorre un po’ la storia delle principali civiltà antiche, in una forma o nell’altra.

Soltanto nel XIX secolo si cominciarono a mettere le basi per la ginnastica ritmica moderna, a partire da Noverare, Bode e Delsarte, tre francesi che unirono le classe figure della danza al concetto di ritmo, grazia, eleganza ed espressione. Isadora Duncan, poi, danzatrice statunitense, contribuì enormemente alla formazione della disciplina ponendosi contro le regole del balletto classico, ma solo negli anni ’40 nell’ex Unione Sovietica la ginnastica ritmica consolidò la sua essenza sportiva, fino ad essere riconosciuta nel 1961 dalla FIG come ginnastica ritmica sportiva prima e ginnastica ritmica poi.

La Ginnastica Ritmica e Torino

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Ginnastica a Torino negli anni ’30

 

E in Italia? Nel nostro Paese la ginnastica ritmica nasce e si sviluppa proprio a partire da Torino. Andreina Gotta Sacco, diplomata in educazione fisica, canto e pianoforte, comincia la sua carriera come insegnante di educazione fisica femminile nei licei di Torino, Brescia, Novara, Milano e Roma. Andreina Gotta Sacco arriva a costruire un vero e proprio metodo riconosciuto ed approvato dal Ministero della Pubblica Istruzione e dalla FIG e inaugura i dettami della ginnastica ritmica moderna, ai comandi della tutt’oggi esistente Reale Società Ginnastica Torino.

Andreina Gotta Sacco- Ginnastica e Ritmo
Ginnastica e Ritmo: libro di Andreina Gotta Sacco reperibile su Ebay

 

Fu un’altra torinese, allieva di Andreina Gotta Sacco, a continuare negli anni ’60 il progetto di promozione e divulgazione della ginnastica ritmica in Italia. Maria Rosa Rosato allenò le sue 8 allieve in una piccola palestra in un edificio all’ultimo piano di Via Magenta costruendo nei ritagli di tempo e curando nei minimi dettagli un esercizio di tre minuti e mezzo che avrebbe inaugurato il suo metodo innovativo: costruire l’esercizio insieme alle ginnaste, con musica composta appositamente al pianoforte (nel suo caso niente di meno che dalla Gotta Sacco) e lasciare spazio alla creatività individuale all’interno del gruppo, in una continua ricerca di soluzioni di movimento, espressione e ritmo.

La squadra della Rosato, con un esercizio di 6 cerchi e 6 ginnaste, nonostante la poca esperienza delle atlete, guadagnò un sesto posto al III Campionato del Mondo a Copenaghen nel 1967, distinguendosi grazie all’intesa della squadra, l’innovazione nell’interazione, negli scambi degli attrezzi e nelle figure proposte. Come ricorda Maria Rosa Rosato in un’intervista di Coni Piemonte del 2008, infatti, in passato le regole erano meno rigide rispetto ad oggi, lo spazio per la ricerca era maggiore ed ogni gruppo poteva rispondere in maniera diversa alla stessa proposta di esercizio.

Ginnastica Ritmica Torino
Particolare: Mezze Punte – Esercizio con Palla

 

Di fatto, in ogni caso, la ritmica italiana ha sempre avuto uno spiccato rilievo nel panorama internazionale: le atlete conquistarono sotto la guida della Rosato un bronzo ai Campionati del Mondo di Cuba nel ’71 ed un oro a quelli del ’75 a Madrid. Il testimonial passò poi alla torinese Laura Colombari e alla biellese Anna Miglietta, entrambe allieve della Rosato, e in seguito ad Amalia Tinto. I successi continuarono, una medaglia dopo l’altra, e la Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica continua tutt’oggi ad essere motivo di orgoglio per il nostro Paese e per gli sportivi appassionati.

La Ginnastica Ritmica a Torino oggi

La tradizione della Ginnastica Ritmica a Torino ha fatto prosperare una grande quantità di scuole ed associazioni sparse per tutta la città. Qui una cartina di Torino con indicate le varie scuole di Ginnastica Ritmica: potete sbizzarrirvi a cercare quella che più fa al caso vostro o delle vostre bambine! Le più conosciute, a detta della stessa Maria Rosa Rosato, restano l’Eurogimnica, la Ritmica Piemonte e la Reale Ginnastica Torino.