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La moda dei gufi non passa: a Torino è ormai invasione

Anche Torino non ha scampo, basta fare un giro nelle vie del centro per capirlo. Utensili di ogni tipo, accessori, vestiti, ceramiche, portafortuna… ed i protagonisti sono sempre loro: i gufi!

Arrivati nel 2015 non dobbiamo più temere sciami di cavallette né orde di barbari: è l’invasione dei gufi che ci deve preoccupare. Eppure sono diversi anni che i simpatici pennuti sono alla ribalta dei trend italiani, grazie anche alla convinzione che portino fortuna.

Certo, per chi apprezza questi teneri animaletti dagli occhi grandi e il becco aguzzo c’è veramente l’imbarazzo della scelta nei negozi della città e sul web.

Quanti di voi hanno – o hanno avuto – una cover simile per il cellulare?

Moda dei gufi

Ed accanto al vostro pc c’è un gufetto-usb a farvi compagnia?
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La vostra permanenza in bagno potrebbe non essere più la stessa con un acquisto del genere, ce lo dice Ebay.
Moda dei gufi

Ma torniamo ai nostri amici gufi, che si stanno godendo il loro momento di gloria e di rivincita personale.

Sì, perché gufi e civette, in passato, sono spesso stati simbolo di sventura e di morte. Nessuna esagerazione: per Sumeri, Egizi, Persiani ed Antichi Romani i gufi erano tutt’altro che simpatici e colorati animaletti decorativi! Basta dire che se un gufo avesse sorvolato il Campidoglio l’area sarebbe stata immediatamente pulita con acqua e zolfo per purificare l’ambiente e scacciare le negatività.

Beh, in fondo ancora oggi usiamo il detto “sei un gufo“.

E chi non ha mai gufato durante una partita di calcio alzi la mano.

Ma non tutti i popoli antichi consideravano il gufo come l’uccello del malaugurio. I Greci identificavano la Dea Atena con una civetta, e questo la rendeva simbolo di saggezza, così come i Nativi Americani, che consideravano il gufo una saggia e benefica guida dei boschi.

Forse è da questo secondo “filone” che dipende la fortuna dei gufetti di oggi, ed è ad Antichi Greci e Nativi Americani che dobbiamo la moda dei gufi che oggi assale Torino e le città italiane.

Ed anche sul web sembra essere questo il sentiment dominante. Leggiamo, ad esempio, da Al Femminile:

Moda dei gufi

Moda dei gufi

Su Etsy, portale dedicato alla vendita di oggetti fatti a mano i gufetti fanno da padroni fra fermaporte, borse, orecchini, agendine ed oggettistica varia:

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e basta cercare “gufi” su Instagram o Pinterest per avere un’idea del fenomeno.

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Ma che cosa hanno questi simpatici gufetti di così speciale? La Egan, azienda italiana di ceramiche lavorate a mano, dà la risposta: “Essere umano è così estenuante… allora sarò un Goofi!“. E questo non è altro che lo slogan della linea Goofi, tutta dedicata ai pennuti portafortuna.

Chi non desidera un Goofi che impersonifichi il proprio idolo? Andiamo da Dante Alighieri a Marilyn Monroe, passanto per i Blues Brother, Superman e Giulio Cesare, per fare solo qualche nome.

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Insomma, gufi per tutti i gusti e per tutte le tasche.

Per fortuna, se i gufi sono di questo tipo, non si rischia quello che sta accadendo in Inghilterra e in India: dopo il boom di Harry Potter in moltissimi adottarono gufi e civette come animali domestici…per poi abbandonarli una volta calato il trend! Pensiamo all‘Owlcentre di Corwen, in Galles: prima della moda dei gufi ospitava appena 6 esemplari, che sono diventati più di cento dopo il successo del giovane maghetto.

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Harry Potter con la celebre civetta

 

Possiamo concludere dicendo che, lasciando da parte ironia e polemica, non è poi così male, forse, girare per la città ed essere osservati da quei grandi occhi simpatici e colorati che spuntano dalle vetrine dei negozi o dalla borsa della ragazza davanti a noi sull’autobus.
Ricordano un po’ l’ingenuità e la serenità dei bambini, e nella frenesia delle giornate torinesi è rasserenante concedersi un pensiero sereno prima di affrontare lo stress cittadino, confidando magari in un pizzico di fortuna.

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