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L’Arte della Svolta: le conferenze gratuite di Franco Oboni

Abbiamo incontrato Franco Oboni, CEO di Riskope, azienda che opera a livello mondiale nel settore della consulenza e del rischio e che avevamo già intervistato in occasione delle nostre pillole di risk management.

Franco Oboni: L’arte della Svolta

Il primo si terrà giovedì 6 novembre presso l‘Hotel NH Ambasciatori, in corso Vittorio Emanuele II 104, il primo incontro de L’Arte della Svolta, un ciclo di conferenze gratuite e corsi che si terranno a Torino e Milanove proprio in vista di questa occasione Oboni ha deciso di concederci questa seconda intervista.

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1)   Ben tornato in Italia. Come mai la scelta di svolgere corsi e conferenze a Torino e Milano?

Beh, Torino é la mia città natale, quella dove, al Liceo Segré ho immaginato il mio futuro professionale, anche se in forma embrionale, facendo ridere a crepapelle i “giudici” dell’esame di maturità. Mi ero “inventato” una professione che non esisteva all’epoca…li capisco, sorpattutto poiché quello che faccio é ancora oggi difficilmente inseribile negli schemi tradizionali.

2)   Il titolo mette in evidenza l’esigenza di una svolta. Cosa intende con essa? Vi sono gradi diversi per interpretarla?

Le Svolte (ci tengo alla maiuscola) sono un’esigenza della vita. Senza Svolte, e soprattutto senza saperle cogliere in modo adeguato quando la loro possibilità ci é offerta, si é instantaneamente “vecchi”, nel senso che ci si accartoccia invece di crescere armoniosamente.

l'arte della svolta

3)   Nel corso ho visto che si parla anche di creatività. Normalmente (soprattutto in Italia) si tende a considerare la creatività in maniera separata rispetto agli approcci di business, quasi come se fosse secondaria. Lei come la vede?

Interessante! Quello Italiano é un popolo creativo par excellence. Perché dovrebbe “tagliarsi un braccio”? Piuttosto, per quello che vedo, mi sembra opportuno mettere accanto alla creatività un solido approccio di valutazione delle opportunità, in modo da massimizzare le riuscite. Vedrà che il test che mette in relazione creatività e propensione al rischio darà dei risultati interessanti.

4)   So che con Riskope avete già tenuto numerose conferenze e corsi all’estero. Ci può fare qualche esempio? Come sono andate?

Sono anni che Riskope ha un forte ramo educativo. Incominciai alla fine degli anni ’90 a dare corsi all’università del British Columbia (Canada) su sistemi integrati di gestione dei rischi e appoggio alla presa di decisioni. Ad oggi abbiamo insegnato la materia, sempre rinnovata grazie al nostro lavoro di consulenti internazionali, a molti orizzonti industriali ed organizzativi su quattro continenti. Gli ultimi corsi sono stati in Malesia, Brasile, Cile, Giappone, Canada, USA, per esempio.

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5)   Accanto ai consigli tecnici so che ci saranno i pensieri di filosofi ed importanti personaggi del passato. Può farci qualche anticipazione?

Durante la conferenza faremo numerosi riferimenti ad Epitteto, Seneca, Machiavelli, Dante, Fermi, Einstein, poiché é interessantissimo tracciare paralleli tra il presente ed il passato, non tanto per un interesse storico, ma per vedere come molte risposte ai quesiti che ci poniamo hanno già trovato risposte negli scritti di questi illustri (quasi tutti) Italiani.

6)   Una citazione su tutte per riassumere il senso e la necessità di una svolta nel modo di pensare?

Chi attribuisce le sue sconfitte ed i suoi errori alle crisi rispetta più i problemi che le soluzioni” (Einstein)….e mi scusi se ne cito un’altra “la sola cosa che possiamo controllare sono le nostre credenze” (Epitteto).
Quasi venti secoli di distanza, stessi pensieri di fondo. Oltre che prendere coscienza, impareremo insieme ad agire in conseguenza.

7)   Ho visto che per questo evento ha realizzato anche dei brevi filmati. Come mai questa scelta? Possiamo riportarne alcuni spiegandone ai lettori il senso?

Beh, viviamo nel XXI secolo con tutto il suo corredo di tecnologie ed approcci “social”. Penso che sia veramente il momento di passare ad un utilizzo umano di queste meraviglie. Se mandiamo un invito ad una conferenza, cosa che si sarebbe fatta a voce vent’anni fa, non vedo perché non lo rimpiazzerei “mettendoci la faccia” al naturale, non da uno studio, ma dal vivo, “parlando” con gli invitati.

8)   Secondo i dati raccolti da Riskope a che punto siamo della crisi? Bisogna ancora preoccuparsi o è tempo di reagire?

Immediatamente dopo il fallimento di Lehman Brothers ci fu rischiesta una “predizione” sulla durata e l’intensità della crisi. Essa fu pubblicata ed é ancora visibile nel nostro blog su www.riskope.com .
Tutto ciò che fu predetto é avvenuto. Non si tratta di veggenza, ma di un sano approccio ai dati disponibili ed alla realtà. I clienti che modificarono le loro pianificazioni tenendo conto di quella previsione “stanno bene”, certamente meglio di coloro che rimasero sulle loro posizioni.
Oggi, dal punto di vista sociale siamo nella “lunga coda” delle conseguenze della crisi del 2008, mentre il mondo della finanza (ed in certi paesi dell’impiego) si sono ripresi. Preoccuparsi e non agire, non serve a niente. Preoccuparsi e pensare alle Svolte che stanno di fronte a noi é la giusta attitudine.

9)   Secondo Lei l’Italia (ed in particolare Torino) ha in sé la forza e le capacità per reagire a questa situazione di stallo ed insicurezza?

Mi lasci parlare con le persone che verranno al corso, poi le dirò che cosa ne pensiamo. Comunque, sono fiducioso che in questo paese esistono grandi potenzialità ed in fondo gli Italiani sanno sempre ricadere sulle gambe. L’azione di Riskope é da intendersi come un allenatore “al salto”.

10)   Per finire, cosa deve aspettarsi chi voglia partecipare alla conferenza? Serve una preparazione tecnica?
Nessuna preparazione tecnica. Solo apertura di spirito ed il desiderio di crescere.

11)   La ringraziamo per averci concesso questa seconda intervista e se vuole Le lasciamo questo spazio per un saluto personale e se vuole un breve accenno allo spirito con cui affrontare il cambiamento, del quale abbiamo parlato finora.

Sono io che la ringrazio e vi auguro un buon inizio di settimana! In preparazione alla conferenza, e per mettervi in uno spirito postivo vi propongo di seguire un consiglio che ci viene da Marco Aurelio (si, proprio l’Imperatore Romano): scrivete almeno tre cose di cui siete grati, ogni giorno.

Luca Calderan
Luca Calderan è un redattore e SEO con numerosi anni di esperienza in ambito editoriale. Ex collaboratore de lastampa.it ed impiegato in ambito finance dal 2007. Luca racconta da sempre la città di Torino ed i suoi cambiamenti. Ha intervistato i più famosi artisti di Torino, sia quelli famosi che i musicisti di Torino. Volontario presso TEDxTorino e GDG Google Developer Group Torino.
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