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Realizzati nel lavoro: Workshop School Edc al Polo Lionello Bonfanti

Si è svolta dal 1 al 3 ottobre presso il Polo Lionello Bonfanti, incubatore di imprese in località Burchio Val d’Arno (FI) la terza edizione della Workshop School EdC dal titolo “Realizzati nel lavoro“.

 

 

La Workshop School ha visto la partecipazione di quaranta giovani provenienti da tutta Italia riuniti per discutere di economia etica ed economia di comunione ed in particolare approfondire i temi chiave del lavoro e della realizzazione personale, attraverso laboratori, lezioni frontali e conferenze per ragionare insieme sulla necessità di recuperare una “dimensione umana” dell’economia.

workshop foto di gruppo

Abbiamo intervistato Federico, un ragazzo di Torino che ha contribuito all’ideazione e all’organizzazione dell’evento e che ha scelto di condividere con noi le sue impressioni al riguardo.

Federico

F: “Mi chiamo Federico Frascaroli, ho 25 anni e sono un laureando in Finanza Aziendale e Mercati Finanziari della Facoltà di Economia dell’Università di Torino.

federico workshop school

Attualmente lavoro alla PriceWaterHouseCoopers società di consulenza e revisione contabile.

Per spiegare l’argomento di quest’anno possiamo partire ad esempio dal logo:

Workshop-2014-Workshop

La scelta di inserire nel simbolo la parola “realizzati” rappresenta, con il semplice spostamento dell’accento tonico evidenziato dal cambio di colore, due significati tra loro ben distinti.

Per un verso la parola realizzati può essere intesa come un incitamento volto a spronare alla proattività e risuona quindi come un’esortazione o uno stimolo (come ad esempio per chi punta alla realizzazione  personale o al raggiungimento di un obiettivo, attraverso un percorso), da cui l’uso dell’imperativo. Questo punto rappresenta un modo per invogliare i giovani a cercare qualcosa di più del semplice successo in campo economico o professionale per trovare invece dei valori, che li portino ad esprimere il lavoro inteso come vocazione e quindi a scoprire il proprio vero talento.

workshop 2

Il secondo significato di realizzati può invece essere inteso come un punto di arrivo, un valore a cui tendere, per potersi ritenere appagati (per fare un altro esempio, il fatto sentirsi realizzati  e soddisfatti al termine del proprio percorso, a seconda delle proprie scelte di vita) ed è emerso dalle parole usate degli imprenditori e dagli esperti che hanno offerto la propria testimonianza diretta per spiegare le loro scelte in campo professionale e di vita.”

 

microcredito
Steni Di Piazza di Banca Etica spiega il microcredito

 

Perché avete sentito la necessità di organizzare questa Workshop School?

F. “L’idea nasce dalla considerazione del fatto che oggi non sia più possibile parlare di lavoro, senza prima considerarne la dimensione umana e relazionale dell’individuo e per questo motivo volevamo mettere l’accento sull’importanza di creare reti solide ed un dialogo tra i giovani ed il mondo del lavoro, con vantaggi reciproci. ”

 

workshop professionisti
Incontro con l’ingegnere Domenico Casella, la giornalista Maddalena Maltese ed Ornella Seca del MAEF

 

Quali sono stati gli argomenti trattati nel corso dell’evento?

“Siamo partiti dall’idea del lavoro come vocazione, come ci ha insegnato Luigino Bruni, noto professore della LUMSA, economista, editorialista di Avvenire, nonché Coordinatore della Commissione Internazionale EdC e co-fondatore della SEC – Scuola di Economia Civile.

Il concetto base del suo intervento è di origine socratica e si basa sull’assunto che ciascuno di noi abbia in sè un Daimon, ovvero una spinta interiore che deve seguire per fare emergere i propri talenti, superando i propri limiti.

Ma al contempo ci ha insegnato l’importanza di svolgere bene il proprio lavoro, qualunque esso sia, anche se al momento non corrisponde alle nostre aspettative. Solo così si possono scoprire le proprie vere capacità ed intraprendere un percorso di realizzazione personale, che vada al di là delle mere e semplici soddisfazioni materiali.”

 

Luigino Bruni
Luigino Bruni

 

Hai parlato di EdC. Di cosa si tratta?

L’Economia di Comunione rappresenta un nuovo modo di fare economia contrario alla logica del “business is business”.

Ci si impegna con l’azione e con la riflessione a crescere e a diffondere una “cultura economica della condivisione”, cultura che si esprime attraverso uno stile di consumo sobrio e critico ed in un uso responsabile della propria ricchezza, affinché essa serva alla promozione del bene comune.”

workshop

L’Economia di Comunione è un argomento che mi tocca da vicino e ha a che fare con la mia esperienza accumulata durante questi anni di studio, nei quali ho avuto la fortuna di far parte della realtà dell’EdC, imparando a condividerne gli ideali.”

 

Ed infine, per descrivere lo spirito e l’atmosfera della Workshop School con un tocco tecnologico e moderno, cosa meglio di un bel selfie?

workshop selfie

Luca Calderan
Luca Calderan è un redattore e SEO con numerosi anni di esperienza in ambito editoriale. Ex collaboratore de lastampa.it ed impiegato in ambito finance dal 2007. Luca racconta da sempre la città di Torino ed i suoi cambiamenti. Ha intervistato i più famosi artisti di Torino, sia quelli famosi che i musicisti di Torino. Volontario presso TEDxTorino e GDG Google Developer Group Torino.
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