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Torino che non è New York

Torino che non è New York

I fatti di cronaca di questi giorni rimandano in qualche modo ad un testo di Maolucci degli anni ’70, Torino che non è New York, che più di ogni altro raccontava i fatti di sangue di quegli anni, con gli scontri nelle strada tra destra e sinistra, ricordandoci il lato più amaro di quel periodo.

Non vogliamo riaprire ferite che sembravano essersi appena chiuse o entrare in lunghi dibattiti, ma riprendere dalla canzone l’idea di un parallelo personale tra le due città ad opera dello scrittore Daniele Cutali.

Il confronto tra Torino e New York

“Il parallelo Torino – New York. Improponibile? Forse, ma anche no. Prendete Manhattan, il quartiere piu’ rappresentativo di New York presso gli italiani. Undici strade parallele che attraversano l’isola da Nord-Est a Sud-Ovest. Di isola si tratta perché nonostante paia una propaggine continentale è separata dal continente dall’Harlem River a Nord, dall’East River a Est e dall’Hudson River a Ovest. Le altre strade che l’attraversano orizzontalmente sono duecentoventi e sono esattamente perpendicolari alle undici sopracitate.

New York Manhattan

Torino non sarà una città-isola, anzi è una città che più continentale non si può, ma è attraversata dalla Stura, dalla Dora Riparia e dal Sangone, oltre che dal serpentone del Po.

fiume Po Torino Valentino Mole

Torino e Manhattan

Quello che ha in comune con Manhattan sono proprio le strade, i corsi, le vie e i viali perfettamente paralleli e perpendicolari tra loro. Retaggio romano, certo. New York City o NYC, come la chiamano gli americani per non confonderla con lo Stato di New York, venne fondata e battezzata New Amsterdan nel 1625 da un gruppo di coloni olandesi, ed è molto più giovane di Torino. Il capoluogo sabaudo per ragioni anagrafiche ha visto sul suo suolo, nelle sue strade e nei suoi quartieri, tanta di quella storia che la Grande Mela neanche si sogna.

Il verde a Torino e a New York

E poi, l’architettura, il verde, i secoli che trasudano da ogni angolo della città, appunto.Si potrebbe provare a paragonare, ad esempio, il Parco del Valentino o anche il Parco Carrara. Sì, la cosiddetta Pellerina, al verde che c’è a New York. OK, un enorme rettangolo di verde e acqua preciso al centro della megalopoli, Central Park.Sembra messo lì come a voler dire “va bene, in mezzo a tutto questo cemento e acciaio ci sono anch’io a interromperne lo skyline imponente e a far respirare i cittadini”. Battery Park? Poca cosa, giusto davanti all’imbarco per Liberty Island, frotte e chilometri di turisti per andare a visitare la Statua della Libertà. I parchi di Torino, oltre che da respirare coi polmoni, sono anche da respirare con gli occhi.

Ma proprio lo skyline permette di mettere in relazione le due città, con uno scorcio di Manhattan


skyline manhattan

paragonato al profilo di Torino di sera, dal Monte dei Cappuccini.

skylin Torino di sera - panorama dai cappuccini

Una passeggiata a Torino e a New York

New York l’ombelico del mondo, che quando esci dalla Penn Station sembra ti travolgano sette milioni di persone tutte insieme, mentre invece quando esci da Porta Nuova ti ritrovi davanti il magnifico giardino di Piazza Carlo Felice e non fai neanche caso al traffico di Corso Vittorio Emanuele II.

Un tempo Torino era conosciuta solo per i bogia nen, ma sta cambiando pelle, intercettando le mode e cercando di ritagliarsi un ruolo di città turistica, nonostante le difficoltà della crisi.

Ma anche il torinese che è stato testimone della globalità di New York alla fine si rifugia nella presunta provincialità di Torino. Perché il torinese ama la tranquillità ed è comunque poco avvezzo ai cambiamenti improvvisi. Pronto a recepire Tiffany, ma senza per forza recarsi nella Quinta Strada.”

 

4 thoughts on “Torino che non è New York

  1. Dovrei urgentemente mettermi in contatto con l autore dell articolo per chiedere se sia possibile approvvigionersi dallo stesso pusher.

    Grazie infinite,
    Luca

  2. Eccomi. Innanzitutto, buongiorno. Spiegami perché. Non è obbligatorio essere d’accordo, ma è soltanto un mio pensiero. Io credo sia così ed è la sensazione che ho avuto. Se non ti ci ritrovi, spiega almeno le tue motivazioni.

  3. Premetto che io neppure mi trovo tanto d’accordo con il post (che comunque trovo interessante visto che sono di torino e amo nyc) dato che a mio avviso delle città internazionali quella che ha più similitudini con torino è parigi a mio mdo di vedere ma trovo sbagliato commentare è da che pusher sei andato e bla bla bla…è un tipico modo di fare italiano di non rispettare le opinioni altrui l’autore del post ha trovato un nesso tra turin e nyc avrà le sue ragioni e vanno rispettate punto. torino è una città talmente internazionale che spesso puoi torvare dei nessi con altre grandi capitali estere.

    1. Faccio anch’io una premessa: questo articolo è nato volendo fare un parallelo con il titolo di una canzone di Enzo Maolucci, Torino Che Non è New York. Un po’ come ho fatto per il mio precedente articolo/racconto, Torino Nella Mente, brano degli Arti & Mestieri. Detto questo, so benissimo che Torino è molto simile a Parigi, città visitata dal sottoscritto parecchie volte. Gli accostamenti si sprecano e per questa ragione non ho voluto tirare in causa la capitale francese proprio perché è un paragone abusato. Torino non è simile a New York come modello di vita, come atmosfera e anche come internazionalità, che io non ritrovo affatto nella nostra città. Ma Torino è vicina a New York come architettura delle vie, questo sì e questo l’ho scritto. Un retaggio della romanità di un tempo. Che fors’anche NYC ha voluto prendere a modello?

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