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TRAFFIC vs ARFF, TORINO vs PROVINCIA: festival musicali a confronto

Traffic 2012 1

Fregi barocchi e chitarre elettriche, portici infiniti e amplificatori, i fantasmi dei Savoia e migliaia di persone in delirio: questo week end Traffic torna a Torino, nella centralissima Piazza San Carlo che già aveva ospitato il festival di musica pop negli anni 2011 e 2012, dopo gli esordi al parco della Pellerina a partire dal 2004.

Traffic locandina

Traffic, festival pop. “Pop” come popolare, ma di qualità.

Verranno quindi presentati nelle serate del 24, 25, 26 e 27 luglio artisti del calibro dei Litfiba, notissima band rock degli anni Ottanta,i Pet Shop Boys, icone inglesi dell’electro pop, e Max Pezzali, certamente una delle voci italiane più famose.

Artisti che attraggono pubblici diversi, ma che rappresentano, nel loro genere, personalità d’eccezione in grado di trasportare in piazza una folla di migliaia di persone.

Traffic 2012 2

Traffic, festival “Yesterday > Today”.

I nomi sopra citati sono le punte di diamante della manifestazione, i capi saldi della tradizione pop in grado di portare in piazza un grande pubblico. Ma l’intento di Traffic quest’anno è quello di mettere in scena l’evoluzione, il passaggio dal presente al passato tramite echi e rimandi.

Traffic - Litfiba

Per questo, accanto ai grandi nomi, ci saranno i giovani: Il Pan del Diavolo affiancheranno Piero Pelù e i suoi Litfiba, i Cani appariranno sul palco in improbabile coppia con Max Pezzali. I Niagara, torinesi per adozione, e JanineRostron, in arte Planningtorock, apriranno invece la serata di venerdì in associazione con i Pet Shop Boys.

Traffic, festival dei grandi temi.

La partecipazione di icone elettro pop inglesi e berlinesi – i Pet Shop Boys e JanineRostron – apre al pubblico una riflessione, lasciata latente sotto ai grandi nomi del festival, ma che appare chiara alla luce dei concerti, sui temi della libertà e dell’identità sessuale, temi d’attualità oggi più che mai, in un periodo dove l’omosessualità finalmente appare riconosciuta, ma allo stesso tempo ostacolata nell’acquisizione dei diritti.

I motivi identitari si mischiano alla politica: la Resistenza è un’altra grande protagonista di Traffic, richiamata nell’esibizione del collettivo Wu Ming e dei neoriunitiFluxus, gruppo rock torinese.

un'ora sola

Ma la vera novità di quest’anno è il progetto Un’ora sola ti vorrei, che raduna tre delle punte di diamante della musica emergente di Torino: Bianco, Daniele Celona e Nadàr Solo.
Bianco è un cantautore che da anni è presente sui palchi cittadini, uno che per dirla con le sue parole “se la gode per davvero” e “ci crede duro nella storia del futuro”, facendosi strada con la sua chitarra ed è tra l’altro produttore artistico di Levante, un brano su tutti il singolo Splendidi.
I Nadàr Solo sono invece un trio indie che racchiude la capacità di creare un intreccio unico di arpeggi, crescendi e distorsioni che catturano l’ascoltatore. Anche loro calcano i palchi cittadini da anni e sono arrivati al grande pubblico con il singolo Il vento con Il Teatro degli Errori.
Daniele Celona è invece un cantautore d’altri tempi, con una voce capace di raggiungere note altissime senza mai perdere d’intensità, ma raschiando qualcosa dentro per risvegliare sensazioni, con un accostamento tra immagini poetiche e decadenti, scene del quotidiane e alla fine un senso di liberazione. Un ascolto su tutti la canzone Millecolori o il racconto personale ed evocativo di Ninna Nanna.

A loro si aggiungeranno altri artisti come Johnny Fishborn, Eugenio in via di Gioia, Anthony Laszlo e per avere un idea del risultato finale basta guardare questa foto tratta dalle prove.

un'ora sola

Traffic, festival free entry.

Da sempre gratis, l’organizzazione continua ad offrire esibizioni di grande qualità artistica e tematica ai passanti e al pubblico libero di assistere agli spettacoli come più preferisce.

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Arriva pronta e immediata la risposta della provincia: il canavese propone nelle stesse date dell’evento torinese l’Alpette Rock Free Festival, evento creato e organizzato dall’associazione culturale To Locals, fondata ad Alpette nel 2006. Da allora il festival è giunto alla sua undicesima edizione, mantenendosi sempre gratuito e fonte di grande attrattiva per il pubblico, che accorre da sempre numeroso.

In questi anni il festival è diventato l’evento di punta dell’associazione e uno dei più importanti happening del Piemonte.

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La location, immersa nella natura, è di estrema bellezza e permette anche il campeggio a coloro che vogliono assistere all’evento nella sua interezza.

Situata a mille metri sul livello del mare, la cittadina di Valfrè sarà teatro di esibizioni irriverenti, dissacranti, di novità, di spettacoli che mischiano rock e ska-core, funk e jazz. Dj set di musica trash abbinati a balletti improbabili in opposizione a ricercati cantautori e delicati suoni d’arpa.

Alla musica si accompagnano sperimentazioni yoga mattutine, sipari di lettura e recitazione, interviste e incontri con personalità importanti del territorio.

alpette-2014

Ad artisti noti a livello nazionale come Marta Sui Tubi e i Bluebeaters si affiancano giovani emergenti di grande talento, come i Monaci del Surf, Foxhound, Johnny Fishborn, Eugenio in via di Gioia, Anthony Laszlo, l’arpa di Cecilia, tutti appartenenti alla scena piemontese e tutti uniti, famosi e non, dalla medesima caratteristica: portare sul palco novità assolute nel campo musicale rock, sonorità nuove che faticano ad entrare nella scena commerciale e che solo attraverso queste occasioni possono esprimere la propria energia. Segnaliamo anche il reading di Guido Catalano con Ti amo ma posso spiegarti Live e la proiezione del film The beautiful loser di Diego Amodio sulla Torino musicale degli anni ’80.

Il festival diventa così eterogeneo, interessante per pubblici molto differenti tra loro ma che, nell’atmosfera goliardica dell’happening, sapranno creare un clima di armonia e festa.

La battaglia del torinese si presenta dunque ardua in questo impegnatissimo week end. Le proposte sono sicuramente molto differenti tra loro, ma entrambe allettanti e notiamo che molti artisti si esibiranno su entrambi i palchi, segno di una scena musicale che comincia ad affermarsi.

Non resta che attendere l’arrivo di agosto per tirare le somme e decretare un vincitore, anche se solo in termini numerici. Chi oggi lotta e combatte al fine di organizzare eventi per giovani e con i giovani, infatti, si può considerare già vincitore ad honorem.