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Petrelli racconta la Seconda Guerra Mondiale tramite le pagine di un diario di un pilota

Esce in questi giorni nelle librerie e nei maggiori store online la nuova fatica letteraria di Marco Petrelli edito da Eclettica, secondo titolo della collana Aerovie.

Il libro ripercorre il diario di un pilota della Seconda Guerra Mondiale, Carlo Cavagliano,  pilota caccia dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana,  originario della provincia di Novara e prosegue idealmente il resoconto degli anni del secondo conflitto mondiale visti tramite gli occhi di un aviatore, cominciato con “A difendere i cieli d’Italia” edito nel 2014, sempre ad opera di Petrelli.

Un testo consigliatissimo per chi vuole leggere pagine della nostra storia relativa alla Seconda Guerra Mondiale, narrate direttamente da uno dei tanti protagonisti che l’hanno combattuta.

[di seguito il comunicato stampa]

“I Messerschmitt del comandante Drago”. Memorie di Carlo Cavagliano,  pilota caccia dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana

Per almeno due decenni chicca per tecnici e studiosi di Storia dell’aviazione, il diario del sottufficiale pilota Carlo Cavagliano da Vignale (NO) è oggi pubblicato, integralmente, da Eclettica Edizioni, per la nuova collana Aerovie, dedicata al mondo del cielo.

Raccontando le vicende dei piloti dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana – spiega l’Autore di A difendere i cieli d’Italia e direttore della collana Marco Petrelli – mi sono imbattuto nel diario del maresciallo Cavagliano, documento gelosamente custodito dal figlio Gianluca insieme al Libro nero, quest’ultimo taccuino redatto a mano, indicante le operazioni del 2° Gruppo Caccia Terrestre Gigi Tre Osei dell’ANR fra il 1944 e il 1945 e della sua Squadriglia, comandata dalla leggenda dell’aviazione Ugo Drago. Con l’Editore Alessandro Amorese ci siamo domandati: ‘perché non condividere questa bella e preziosa risorsa storica?’ E così è stato”.

Con I Messerschmitt del comandante Drago, la casa editrice toscana torna, dunque, a raccontare gli aviatori della RSI, proponendo un testo inedito al grande pubblico, che rivede la luce così come fu realizzato: nulla è stato modificato, nemmeno corretti eventuali errori ortografici proprio per rispettare l’autenticità di qualcosa che oltre alla Storia, racconta anche emozioni e sensazioni di un aviatore che continuò a volare, ininterrottamente, fino al 24 aprile 1945.

Michele Albera