Il Festival 100 ore Torino
Il 7 dicembre ha preso il via a Torino il Festival 100 ore Torino. L’edizione di quest’anno ha come nome Onirica Mente e giunge quest’anno all’undicesima edizione.
Siamo andati a parlare con l’organizzatore Enrico Venditti per capire alcuni retroscena di questo festival.
Da quanti anni si svolge il festival 100 ore Torino?
Ormai sono 11 anni. Ogni anno c’è un soggetto diverso e quest’anno ci sono 26 troupe cinematografiche partecipanti.
Qual è il soggetto di quest’anno? E cosa significa Onirica Mente?
Il tema è quello onirico, fiabesco del sogno. Onirica mente è un gioco di parole. Si può interpretare come mente onirica oppure come avverbio.
Da dove arrivano i partecipanti al festival 100 ore Torino?
I partecipanti arrivano da tutta Italia. Ci si può iscrivere gratuitamente tramite il bando presente sul sito e si hanno a disposizione 100 ore per preparare un corto che verrà proiettato.
Vi è una location obbligatoria per i filmati?
Sì, ogni anno scegliamo una location comune che dovrà essere presente per ognuno dei corti realizzati. Quest’anno doveva essere Natale in giostra. Purtroppo però per una mia leggerezza non è stato possibile.
Dove verranno quindi realizzati i corti?
Le troupe presenti hanno iniziato a girare nell’area vicina a Natale in giostra. In particolare nel giardino botanico e in alcune aree del Valentino. La neve renderà ancora più suggestive le immagini girate.
Può anticiparci qualcosa per le edizioni successive di 100 ore Torino?
Mi piacerebbe effettuare un’edizione dedicata al mondo del teatro e ai suoi retroscena. E magari poi una successiva con un futuro distopico.