Le olimpiadi del divano

Abbiamo chiesto di raccontarci le olimpiadi ad uno degli scrittori più amati di Torino: Rocco Ballacchino, che ha scelto di raccontarcele in chiave personale ideando anche nuove discipline olimpiche.

Sto seguendo ormai da diversi giorni le Olimpiadi in corso stravaccato sul mio comodo divano. Sono talmente tante le ore di permanenza su quel giaciglio, i cui cuscini iniziano a sprofondare, che comincio ad avere l’acido lattico ai glutei e la vista annebbiata dal calare di un sonno che continua a non darsi per sconfitto, nonostante i caffè ingollati e la tenacia del mio sistema nervoso che si impegna per tenermi sveglio in attesa della prossima medaglia.

E così, tra un mini cornetto al cioccolato e l’altro, ho avuto una geniale intuizione.

Ma perché non inserire nel programma Olimpico alcune discipline dedicati a noi sedentari cronici, a coloro che non praticano attività sportiva da tempo immemore?

Io, per esempio, ricordo di aver indossato, a fini agonistici, le cosiddette “scarpe da ginnastica” tanti anni fa: alla Casa Bianca c’era Reagan, sulla cartina geografica trovavi la scritta URSS e i pochi amici che possedevano un cellulare avevano bisogno di uno zainetto per portarselo dietro.

Sembra passato un secolo…

Non sarebbe meglio, anziché criticare i pigri e prenderli in giro per la loro passività, attuare un processo d’integrazione nella società da parte di quelli che io considero dei folli.

Persone che si svegliano alle cinque del mattino per andare a correre nel parco sotto caso, zigzagando tra le merde dei cani e analizzando la loro prestazione in tempo reale grazie a fantasmagorici orologi che ti contano persino il numero dei peli sul culo.

Cominciamo perciò a mettere giù qualche nuova disciplina per gli sportivi da divano:

– Lo sparo del telecomando: consiste nel riuscire a fare il più veloce zapping nel minor tempo possibile. Lo si potrebbe attuare da tre piazzole di tiro: a sinistra, al centro e a destra del divano.

– Il sollevamento della bottiglia: consiste nel sollevare una bottiglia d’acqua, rigorosamente frizzante, da terra e posizionata a lato del divano, per portarsela alla bocca, il maggior numero consecutivo di volte.

– Il lancio del pop corn: consiste nel centrare la propria bocca lanciando i pop corn da una capiente ciotola posizionata tra le gambe dell’atleta. È consigliabile essere assistiti da un parente meno pigro per la raccolta dei pop corn che finiranno in prossimità del divano.

– La corsa passiva: consiste nel raccogliere, in un apposito contenitore graduato, tutto il sudore prodotto, guardando le gare olimpiche, da uno spettatore sprovvisto di aria condizionata e, preferibilmente, in deciso sovrappeso.